In trent’anni di attività ho conosciuto un mondo variegato di persone, tanti visi, tante storie e tanti sogni da realizzare. Ho conosciuto anche persone che hanno dedicato la loro vita alla danza.
Tra di loro ce n’è una che porterò sempre nel cuore, per umanità, sensibilità, generosità e altruismo. 
Una grande artista e una grande donna: Ulyana Lopatkina, étoile del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, tra le più grandi danzatrici di danza classica al mondo.
Come l’ho conosciuta?
Attraverso un’altra grande artista e donna: Irina Chistyakova, sua maestra, che me l’ha presentata quando abbiamo deciso di organizzare una serata di beneficenza al Teatro Orione, a favore dell’associazione “Soleterre” che si occupa di aiutare i bambini di Chernobyl malati di tumore a causa delle radiazioni fuoriuscite dopo il disastro della centrale nucleare.

La nostra scuola di danza ne ha organizzati tanti di eventi come questi. Poter mettere la nostra arte a disposizione di chi ne ha bisogno è sempre stato un piacere, ma soprattutto un dovere verso gli altri.
Ulyana è stata fantastica, ha accettato subito l’invito. E’ partita dalla sua città, S.Pietroburgo, per partecipare alla nostra manifestazione in maniera assolutamente gratuita. 
Per prepararsi ha fatto le prove nella scuola, rigorosamente a porte aperte, e così tutti i nostri allievi hanno potuto godere appieno della sua magnifica arte.
Quale lezione migliore per chi ama la danza?

Ha poi generosamente firmato autografi a tutti e si è lasciata coinvolgere dalla calorosa, e un pò chiassosa, accoglienza dei nostri ragazzi, che l’hanno adorata da subito. 
E’ proprio vero, più l’artista è grande e più è umile!
L’emozione più grande è stata però, per noi e per tutto il pubblico presente in teatro, vederla danzare nella variazione “La morte del Cigno”, celebre assolo coreografato da Michel Fokine. Emozionante, toccante, commuovente. Come toccare il cielo con un dito.

Non finirò mai di ringraziarti, splendida Ulyana Lopatkina.